LA BATTAGLIA DEL GOLFO DI LEYTE






La battaglia del Golfo di Leyte” è incentrata sulla battaglia di Leyte, il leggendario conflitto fra la Flotta Americana e la marina imperiale giapponese che segnò il culmine decisivo alla guerra nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. La sceneggiatura (dedicata a Cecil B. De Mille, John Ford, June Allyson, Charlton Heston, Spencer Tracy, Gary Cooper, Maureen O’Hara, James Stewart, King Vidor, John Wayne ed alla memoria del  Generale Douglas MacArthur e dell’Ammiraglio Chester W. Nimitz), basata sugli eventi reali, racconta la storia dei comandanti e dei soldati che usarono il loro istinto, la loro forza d’animo e il loro coraggio per superare le avversità. E’ una storia di fraternità e di cameratismo e della determinazione e del sacrificio che hanno assicurato la vittoria agli Americani.

Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor e la battaglia di Bataan, la flotta e l’esercito americani affrontarono le battaglie del Mar dei Coralli, di Midway, di Guadalcanal, di Tarawa, di Saipan e di Leyte. L’esercito, l’aviazione, la flotta americani poterono contare su un grande vantaggio legato al fatto che le loro attività di intelligence e la collettiva voglia di vittoria vennero decisamente sottovalutate dai nemici. “La battaglia del Golfo di Leyte” conduce il lettore proprio nel vivo della complessa macchina decisionale del comando tattico americano e lo trascina in un trasporto da sbarco con i Marines, nella cabina di pilotaggio di un bombardiere, sulla plancia di comando di una portaerei per vivere dall’interno il più sconvolgente racconto cinematografico della più importante battaglia terrestre, aerea e navale nella storia degli Stati Uniti.

L’autore di “La battaglia del Golfo di Leyte”, Gino Salvi, come sceneggiatore, ha scritto lavori che vanno dal musical di "Al primo sguardo" al cappa e spada di "La Rosa Nera", all'horror gotico e licantropico di "Leggenda immortale", al noir "on the road" di "A mano armata", al western iper classico di "La regina del Texas", al thriller di "Il caso Morgan", al dramma romantico di "Sandor il Magnifico" e ad ancora molte altre sceneggiature. Oltre alla grandiosità e alla magnificenza che caratterizzano tutte le storie raccontate nelle sceneggiature, questi lavori si contraddistinguono per temi di forte impatto emotivo, per la profondità dei loro personaggi e per il potere della speranza. ". “La battaglia del Golfo di Leyte” prosegue l’orgogliosa tradizione del grande cinema classico hollywoodiano: è un progetto che nasce dalla passione per il Cinema e per la Storia.

L’obiettivo di Gino Salvi è raccontare il momento storico in una sceneggiatura che coinvolga il pubblico, avvolgendolo completamente: un’epica sceneggiatura di guerra, una sceneggiatura d’azione e piena di ritmo dove la posta in gioco non può essere più alta: la vittoria, la vittoria della libertà. A detta di Gino Salvi, “Mentre cercavo la chiave di narrazione, ben presto ho pensato di descrivere gli eventi a partire dalla terra, dal mare e dal cielo, ossia dal punto di vista di chi era sbarcato sulla spiaggia, di chi stava trasportando i soldati via mare e dei piloti che cercavano di proteggere tutti dall’alto. Ognuna di queste linee narrative – sulla terraferma, in mare ed in aria – aveva caratteristiche temporali diverse, così per intrecciarle avrei dovuto raccontarle con molta attenzione. Intrecciarle significa raccontarle in modo di condividere il percorso di ognuno dei personaggi, allo stesso tempo suggerendo ulteriori storie e sotto-trame. ”.

"Sono entusiasta di raccontare questa storia, perché i giovani di oggi non conoscono sempre le vicende di coloro che hanno combattuto per la loro libertà", afferma Gino Salvi. "Penso che senza la generazione di americani che ha combattuto nella seconda guerra mondiale, il nostro mondo sarebbe molto diverso. E’ stato un evento drammatico e parecchie persone persero la vita, ma morirono per uno scopo. C'è stata una vera lotta per preservare la democrazia e per la libertà nel mondo. Oggi a volte ci dimentichiamo di queste cose, ma i film possono aiutarci a celebrarle nella memoria. Volevo onorare quella battaglia e coloro che hanno sacrificato così tanto”.

La battaglia del Golfo di Leyte” è una delle vicende più affascinanti della seconda guerra mondiale e, questa sceneggiatura offre, per la prima volta, una prospettiva cinematografica della cruciale battaglia terrestre, aerea e navale del Golfo di Leyte per raccontarla a tutti. La sceneggiatura segue cinque linee narrative, che descrivono cinque punti di vista che si intersecano. Una s'incentra sui piloti a bordo delle portaerei. Una seconda narrazione è incentrata degli ufficiali della Marina. La terza segue i Marines che sbarcarono a Leyte. La quarta è focalizzata sul difficile lavoro del Generale Douglas MacArthur e dell’Ammiraglio Chester W. Nimitz. La quinta è incentrata sugli ufficiali giapponesi.

Quanto è accaduto a Leyte è una delle storie più importanti dell’umanità. Era una situazione straordinariamente ricca di suspense. L'idea di Gino Salvi era di catapultare il pubblico in questa suspense con assoluto rispetto per la storia ma naturalmente anche con forte intensità e con l’idea di intrattenimento.

Gino Salvi è sempre stato affascinato dalle storie militari, fin da bambino, in particolare dalla seconda guerra mondiale e dalla guerra del Pacifico. La battaglia del Golfo di Leyte è uno degli eventi più avvincenti della Storia. Gino Salvi voleva raccontare quella Storia in una sceneggiatura, perciò in un modo mai fatto prima. Gino Salvi voleva raccontare le storie di quegli uomini che hanno rischiato e sacrificato la loro vita per combattere in questa incredibile battaglia terrestre, aerea e navale. 

 

"La battaglia del Golfo di Leyte" è saldamente basato su fatti storici. Tuttavia, si deve raggiungere un difficile equilibrio tra intrattenimento e accuratezza storica. Perciò, il modo migliore per raccontare la storia era usare personaggi di finzione ispirati ai fatti reali. La sceneggiatura colloca personaggi storici famosi accanto a personaggi romanzati, le cui vicende sono, però, arricchite di senso storico e non restano meramente aneddotiche. E' una scelta per rendere la sceneggiatura veramente efficace, per vedere la battaglia in modo più avvincente e completo, sia sotto l'aspetto storico che sotto quello umano. Perché "La battaglia del Golfo di Leyte" è una sceneggiatura spettacolare ma vuole essere anche una storia profondamente umana. Vuole coinvolgere il pubblico nella storia perché viva le stesse vicende ed emozioni dei personaggi che siano i soldati sulla spiaggia, i piloti in cielo o i marinai sulle imbarcazioni

Nella sceneggiatura ogni singolo aspetto storico (per esempio, riguardo ad una corazzata o ad una portaerei) è reso nel modo più accurato possibile. Tutto ciò che accade nella sceneggiatura, in termini di eventi storici, è reale e, salvo alcuni flashback, in ordine cronologico. La storia inizia nel 1941 e termina nel 1944, con la battaglia del Golfo di Leyte. Sono alcuni degli anni più drammatici nella storia della guerra. La sceneggiatura racconta una storia avvincente su una battaglia storica.

Questa è una sceneggiatura per un film ambientato negli anni Quaranta e così tutto deve contribuire alla fedeltà storica. I dettagli descritti nella sceneggiatura, come quelli riguardanti le basi aeree, le plance di pilotaggio delle portaerei, gli aerei da guerra, le armi, sono precisi. L'attenzione ai dettagli c'è anche per gli abiti, le uniformi e la musica. Specialmente, la musica deve mescolare le marce militari con una struttura musicale sinfonica nella grande tradizione hollywoodiana.

Riassumendo, i temi della sceneggiatura sono: lealtà, fratellanza, sacrificio e coraggio. Sono tutti elementi che trascendono le generazioni.

Questa sceneggiatura vuole evidenziare l'enorme portata della devastazione delle battaglie, e, allo stesso tempo, rivelare le storie umane alla base di tutto. L'autore, Gino Salvi, vorrebbe che coloro che leggeranno la sua sceneggiatura, la vedessero, immagini e suoni, come se fossero già al cinema, come se fosse già un film pronto.

La sceneggiatura è pensata per diventare un film sul grande schermo. Infatti, un nota della sceneggiatura, prescrive l’uso della tecnologia IMAX, con la pellicola a 70 mm e del Technicolor in tricromia.

Questa sceneggiatura è importante perché racconta storie vere di veri eroi, di uomini le cui azioni eroiche non devono essere mai dimenticate. Questa sceneggiatura vuole onorare una generazione di americani immensa e trasmettere questo pezzo di storia alle generazioni successive. "La battaglia del Golfo di Leyte" porterà il pubblico indietro nel tempo. Ma, questa storia la moltissima rilevanza anche oggi per il sacrificio in nome di un bene più grande. A tutti è stato chiesto qualcosa di più grande di loro. È una lezione per tutti noi sulla solidarietà. Erano tempi più semplici, ma era anche un momento in cui dovevi mettere in pericolo la tua vita per degli ideali. Questa sceneggiatura non è solo un tributo alle azioni delle persone che hanno prestato servizio durante la seconda guerra mondiale, ma anche alle persone che continuano a rischiare le loro vite per difendere la democrazia e la libertà. Ci riporta indietro in un momento in cui c'era un senso di patriottismo e di unità, una vera condivisione dei valori comuni. Ci dimostra che insieme possiamo ottenere qualcosa di straordinario anche che se di fronte a circostanze impossibili. 

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